Visualizzazione e successo: tecniche per immaginare e raggiungere i tuoi obiettivi

Visualizzazione e successo: tecniche per immaginare e raggiungere i tuoi obiettivi

Mi sono imbattuto in un tema di cui non si discute spesso, ma che reputo molto interessante. La visualizzazione.

È una pratica utilizzata da moltissime persone e ha solide basi scientifiche e si tratta, in sostanza, di un’attività di allenamento mentale, una tecnica utilizzata in diversi ambiti. Quando immagini vividamente un obiettivo, il tuo cervello attiva le stesse aree che sarebbero coinvolte se stessi realmente eseguendo l’azione.

Questo fenomeno, noto anche come processo parte della neuroplasticità, permette al cervello di adattarsi e di creare nuove connessioni neuronali, rendendo più probabile il successo reale. In pratica, visualizzare il successo prepara la tua mente e il tuo corpo a riconoscere e afferrare le opportunità quando si presentano.

Benefici della visualizzazione

La visualizzazione ti costringe a definire chiaramente i tuoi obiettivi. Questo processo di definizione dettagliata ti aiuta a comprendere esattamente cosa vuoi raggiungere e perché è importante per te. La chiarezza degli obiettivi è il primo passo fondamentale verso il loro raggiungimento. D’altra parte, quando nella vita personale o lavorativa si va a tentoni, senza perseguire il raggiungimento di obiettivi specifici è chiaro che si disperde tempo ed energia.

Immaginare un particolare scenario in stiamo facendo bene, allo stesso tempo, genera emozioni positive che aumentano la tua motivazione. Quando visualizzi il raggiungimento dei tuoi obiettivi, ti senti più entusiasta e determinato a lavorare per essi. Questa spinta emotiva è essenziale per mantenere alta la motivazione, soprattutto nei momenti difficili.

La visualizzazione può anche aiutare a ridurre l’ansia. Vedendo te stesso affrontare e superare le sfide, costruisci la fiducia nelle tue capacità. Questo riduce la paura dell’ignoto e ti prepara mentalmente per affrontare le difficoltà con maggiore calma e sicurezza.

La pratica della visualizzazione può migliorare le tue prestazioni reali. Che tu stia preparando una presentazione importante o partecipando a una competizione sportiva, immaginare il tuo successo ti aiuta a eseguire meglio le tue azioni. Atleti e professionisti di alto livello utilizzano regolarmente la visualizzazione per affinare le loro abilità e migliorare i loro risultati.

Qui puoi approfondire il tema attraverso diversi studi condotti sull’argomento.

Tecniche di visualizzazione

Ok la teoria. Ma come si mettono in pratica le tecniche di visualizzazione?

1. Visualizzazione guidata

La visualizzazione guidata implica seguire una registrazione audio o una guida che ti conduce attraverso il processo di immaginazione. Queste guide spesso includono scenari specifici e istruzioni per aiutarti a creare immagini mentali vivide e dettagliate.

2. Vision board

Un vision board è una bacheca visiva dei tuoi obiettivi e sogni. Raccogli immagini, citazioni e simboli che rappresentano ciò che desideri ottenere e disponili su una bacheca. Posiziona il vision board in un luogo dove lo vedrai frequentemente, così da mantenere i tuoi obiettivi sempre presenti nella tua mente.

3. Meditazione 

La meditazione di visualizzazione combina le tecniche di meditazione con la visualizzazione. Trova un posto tranquillo, chiudi gli occhi e respira profondamente. Immagina te stesso mentre raggiungi i tuoi obiettivi, cercando di coinvolgere tutti i sensi per rendere l’immagine il più realistica possibile. Molto più semplice provare che parlarne.

4. Scrittura creativa

La scrittura creativa è un’altra tecnica efficace per la visualizzazione. Scrivi una descrizione dettagliata del tuo futuro successo, includendo tutti i dettagli sensoriali e le emozioni che proverai. Rileggi questo racconto regolarmente per mantenere la tua visione fresca e motivante.

Visualizzazione nel Trading Sportivo

Nel mondo del trading sportivo, la visualizzazione può giocare un ruolo di grande aiuto e supporto nel migliorare le prestazioni e il successo. Come sport trader, la tua capacità di prendere decisioni rapide e accurate sotto pressione è essenziale. La visualizzazione può aiutarti a sviluppare queste competenze e a mantenere la calma durante le operazioni di trading.

Prima di iniziare una sessione di trading, prendi qualche minuto per visualizzare la tua giornata di successo. Immagina te stesso analizzare i dati con chiarezza, prendere decisioni informate e vedere i tuoi investimenti crescere. Questa preparazione mentale ti aiuterà a entrare nel giusto stato d’animo e a migliorare la tua concentrazione.

Il trading sportivo può essere stressante, soprattutto quando le cose non vanno come previsto. Utilizza la visualizzazione per immaginare te stesso gestire lo stress con calma, freddezza e distacco. Vedi te stesso affrontare le sfide con una mente chiara e prendere decisioni razionali, indipendentemente dalle pressioni esterne.

Immagina te stesso mentre utilizzi le tue abilità di trading in maniera vincente. Visualizza l’analisi delle quote, la scelta delle attività di trading e la gestione del rischio in modo efficace. Questa pratica rinforza le tue competenze e ti prepara a eseguire al meglio quando è il momento di agire.

Definisci chiaramente i tuoi obiettivi di trading e visualizza te stesso mentre li raggiungi. Che si tratti di aumentare i profitti mensili o di migliorare la tua percentuale di successo, immagina come ti sentirai quando avrai raggiunto questi traguardi. Questo ti motiverà a lavorare sodo e a rimanere concentrato sui tuoi obiettivi.

Esempi di successo tramite la visualizzazione

Molti trader e professionisti, tra cui imprenditori, attribuiscono parte del loro successo alla visualizzazione. Ad esempio, il famoso investitore Warren Buffett è noto per utilizzare tecniche di visualizzazione per mantenere la calma e prendere decisioni informate. Allo stesso modo, atleti di élite come Michael Phelps e Serena Williams hanno dichiarato di utilizzare la visualizzazione come parte integrante della loro preparazione mentale.

Consigli pratici per iniziare

1. Crea una routine

Se sei nuovo alla visualizzazione, inizia con sessioni brevi. Dedica 5-10 minuti al giorno a immaginare te stesso mentre raggiungi un piccolo obiettivo. Man mano che ti senti più a tuo agio, puoi aumentare la durata e la complessità delle tue sessioni di visualizzazione.

2. Sii dettagliato

Più dettagliata è la tua visualizzazione, più efficace sarà. Cerca di coinvolgere tutti i sensi: vedi i colori, senti i suoni, percepisci le sensazioni fisiche e prova le emozioni. Questa ricchezza di dettagli rende l’immagine mentale più realistica e potente.

3. Mantieni una mentalità positiva

La visualizzazione funziona solo quando è accompagnata da una mentalità positiva. Credere veramente che puoi raggiungere i tuoi obiettivi è fondamentale. Mantieni un atteggiamento ottimista e fiducioso durante le tue sessioni di visualizzazione.

4. Pratica regolarmente

La costanza è la chiave per ottenere i massimi benefici dalla visualizzazione. Pratica regolarmente, idealmente ogni giorno, per mantenere la tua mente allenata e focalizzata sui tuoi obiettivi. Se ti sembra difficile avere questa costanza, vai per gradi. 

Conclusioni

La visualizzazione è una tecnica potente che può trasformare la tua vita e la tua carriera. Immaginare vividamente il raggiungimento dei tuoi obiettivi ti aiuta a chiarire cosa desideri, aumentare la motivazione, ridurre l’ansia e migliorare le prestazioni.

Nel mondo del trading sportivo, la visualizzazione può fare la differenza tra successo e fallimento, preparando la tua mente a riconoscere e sfruttare le opportunità quando si presentano. Il cervello è estremamente adattabile e flessibile, in grado di superare i danni ai suoi circuiti e creare nuove connessioni neuronali grazie al pensiero.

Questa idea, che sfida le basi filosofiche del rapporto tra cervello e mente e solleva la questione di quale dei due abbia più influenza sull’altro, è stata recentemente esposta nel libro “The Brain That Changes Itself” (“Il cervello che cambia se stesso”) dello psichiatra canadese Norman Doidge, pubblicato da Penguin Books. Ti consiglio di approfondire.

Approccio Imprenditoriale: come aiuta lo Sport Trading

Approccio Imprenditoriale: come aiuta lo Sport Trading

Il mio percorso imprenditoriale è ciò che mi ha fornito il giusto approccio e mi è stato di grande aiuto nella trasformazione della mia passione per lo Sport Trading in attività professionale, anche se a dire il vero sono sempre stato un imprenditore atipico, piuttosto “americano” nelle mie visioni e nei miei ragionamenti, non facili da applicare al contesto della micro imprenditorialità italiana.

Non mi ritengo un “grande” imprenditore, assolutamente, le mie aziende sono più che altro piccole realtà: tuttavia per me essere imprenditori è questione di approccio, non esclusivamente di risultato.

L’imprenditore è per me innanzitutto chi investe in un progetto con l’obiettivo di costruire qualcosa di grande.

Cosa significa per me avere una visione imprenditoriale

Investimento e Visione sono per me i primi due fattori caratterizzanti di un approccio imprenditoriale, caratteristiche imprescindibili per il mio approccio allo Sport Trading.

Investire, come in qualsiasi azienda

Non è possibile fondare un’attività imprenditoriale senza capitale iniziale, e allo stesso modo non è possibile affrontare il percorso da sport trader senza un budget iniziale. E intendo un budget iniziale a totale rischio come nel caso del capitale sociale da investire in questa tipologia di attività. E proprio come succede nel mondo imprenditoriale, il primo capitale deve provenire dal patrimonio personale dell’imprenditore, il quale, prima di raccogliere nuove fonti di finanziamento esterne deve dimostrare la bontà e la redditività della propria idea. La maggior parte delle aziende italiane questo aspetto non l’hanno ancora capito, poi si stupiscono quando gli vengono negati i finanziamenti richiesti.

Dal budget di investimento alla visione

Importante per me anche il concetto di visione, anch’esso parallelo tra mondo imprenditoriale e Sport Trading.

L’imprenditore investe per costruire qualcosa di grande, per sé e per la collettività, aumentando il suo livello di benessere, ottenendo la libertà finanziaria, sviluppando servizi utili per gli altri e contribuendo allo sviluppo di posti di lavoro e di scambi di mercato (fornitori, professionisti, consulenti). Sa bene, nel momento in cui investe aprendo la propria attività, che tale visione richiederà sacrificio e tempo, ma non può e non deve rinunciare alla sua visione.

Allo stesso modo chi si avventura nel percorso professionale dello Sport Trading, per giustificare il grado di rischio, il tempo, il denaro investito e gli sforzi per crescere in questo difficile ambito deve, a mio parere, avere obiettivi eccezionali, sia individuali sia collettivi.

In merito all’interesse collettivo, nel fare impresa è evidente, ma per quanto riguarda lo Sport Trading, dato che è un’attività finanziaria prettamente individuale, il collegamento è di sicuro meno diretto.

La finalità del progetto

In ogni settore però, per me vale sempre la stessa regola: per ricevere ed ottenere è fondamentale anche e soprattutto “dare” e per me non è possibile pensare di performare al massimo delle mie potenzialità soltanto per finalità individuali, o ancora peggio per accumulare ricchezza fine a sé stessa. 

Quello che ho sempre osservato è che collegare le proprie ambizioni di rendimento a un obiettivo più grande, come ad esempio un progetto con finalità collettive, è molto più gratificante e stimolante, e sono convinto che incida positivamente nel setup globale dell’approccio psicologico a questa attività.

Il mio modo di individuare una finalità collettiva è molto semplice, nonché direttamente collegato al fare Impresa: un’ampia fetta della mia redditività è infatti direttamente canalizzata nelle mie aziende, il che mi permette di accelerare progetti di sviluppo esistenti, di sostenere nuove sperimentazioni, di assumere nuovo personale. 

Da questo punto di vista il mio rapporto Impresa-Investimenti è differente rispetto all’ordinario. Di solito infatti le risorse economiche destinate agli investimenti dell’Imprenditore derivano dagli utili delle proprie Imprese; nel mio caso, non è per forza così. Accade anche che gli investimenti imprenditoriali siano finanziati dalle disponibilità personali e che la rendita degli investimenti confluisca in azienda: alla quale quindi afferiscono nuove risorse senza toglierne alcuna. Il tutto grazie alla mia attività di Sport Trading.

Fare Trading per creare e sviluppare Impresa è decisamente uno dei miei obiettivi.

Il ruolo dell’imprenditore

Approcciare il mondo dello Sport Trading al pari di un’attività imprenditoriale mi porta altri vantaggi come ad esempio sviluppare il giusto distacco.

Questo aspetto è sicuramente frutto di una concezione abbastanza atipica del ruolo imprenditoriale, soprattutto nel superamento dell’immagine degli imprenditori perennemente immersi nella propria azienda, accentratori e totalmente identificati con l’azienda stessa, e del vecchio concetto ormai obsoleto del “titolare” padre e padrone.

Ho sempre avviato e gestito le mie attività con una concezione diversa, perché sono innamorato follemente della mia libertà personale e non avrei mai potuto chiudermi dentro una sola realtà.

L’imprenditore è colui che investe in un progetto, in una missione, è colui che detta le linee guida e nelle piccole aziende, non avendo a disposizione ancora l’intera prima linea manageriale, può partecipare alla definizione della linea strategica. 

L’imprenditore non è la sua azienda

Ma l’azienda è l’azienda e l’imprenditore è l’imprenditore, sono due figure distinte e differenti. L’imprenditore ha la funzione di dare supporto economico e indicare la via con l’obiettivo di far crescere la propria azienda.

L’azienda è dotata di una autonomia patrimoniale e gestionale indipendente dalla figura di chi l’ha fondata e sopravvive anche alla sua assenza, tant’è vero che le responsabilità possono essere delegate a figure manageriali e le quote societarie possono essere cedute potenzialmente senza impatto sull’attività quotidiana dell’azienda stessa.

Questa separazione di ruoli mi ha aiutato molto anche nel momento in cui, ad esempio, rappresento un ruolo manageriale ma non sono l’imprenditore, o magari non sono il solo.

Questo distacco mi ha aiutato anche nella mia attività di Sport Trader in cui è fondamentale non far coincidere la propria persona con un’attività professionale, che per definizione può andare bene o male, con conseguente impatto sul patrimonio iniziale, ma non sulla persona stessa.

Avere il giusto punto di vista mi aiuta a sviluppare e mantenere il giusto equilibrio, sempre fondamentale in questa tipologia di attività.

L’importanza del bilancio annuale

Un’altra similitudine importante tra Fare Impresa e Sport Trading è la rappresentazione dei risultati attraverso il bilancio annuale.

Il bilancio dell’anno è molto importante, perché in nessuna azienda si misura il benessere della stessa attraverso il fatturato giornaliero.

Allo stesso modo l’attività di Sport Trading è indipendente dal singolo movimento del giorno, e come qualunque attività aziendale misurerà il proprio rendimento secondo periodi decisamente più lunghi (mesi, trimestri, anno).

Ecco allora che il valore del bilancio annuale assume per me una centralità assoluta non solo per il rendimento in se stesso, ma anche per le scelte stesse.

La visione di lungo periodo

L’approccio imprenditoriale allo Sport Trading mi aiuta in questo caso a mantenere la visione di lungo periodo. Con meno ragionamento e una minore osservazione dei dati c’è il rischio, al contrario, di rimanere ancorati a una visione di breve periodo.

Il tutto vale sia per l’Imprenditoria sia per lo Sport Trading, che in realtà sono mondi ricchi di affinità e similitudini.

Per quanto mi riguarda, le differenze tra le due sono scomparse nel 2021, l’anno che ha decretato il passaggio da una gestione individuale a una gestione aziendale. 

La mia attività di Sport Trader infatti non è più stata eseguita per finalità personali ma all’interno di un progetto aziendale di sviluppo e decisamente più esteso.

Svoltare mentalmente in questo modo mi ha permesso di mantenere il giusto distacco e di gestire contemporaneamente volumi e numeri più alti.

E non solo, è anche aumentato il livello di performance grazie al senso di responsabilità determinato dalla motivazione, ovvero un progetto di sviluppo che, grazie ad una base imprenditoriale concreta, è stato poi sviluppato anche su altre aree.

Essere gestore non più solo del mio patrimonio, ma di un patrimonio aziendale è stato per me fonte di motivazione e performance.

Alzare progressivamente il livello motivazionale è infatti un altro punto fondamentale nella configurazione del giusto approccio di uno Sport Trader professionista al mondo dello Sport Trading.

Cosa serve per diventare Trader Sportivo: le 10 caratteristiche abilitanti

Cosa serve per diventare Trader Sportivo: le 10 caratteristiche abilitanti

Diventare Trader Sportivo Professionista è un’impresa impegnativa, e sono poche le persone che riescono a raggiungere questo obiettivo.

Il motivo è semplice: il professionista deve possedere contemporaneamente molteplici qualità e caratteristiche imprescindibili. La figura dello Sport Trader, e la sua attività lavorativa, richiedono infatti una specializzazione tecnica e un bagaglio di competenze personali che, oltre a rappresentare una ‘conditio sine qua non’ per la partenza, assicurano anche la riuscita del piano progettuale previsto.

Andando oltre alla parte puramente tecnica e strategica, esaminiamo uno ad uno i 10 skill a mio parare necessari per intraprendere questa professione:

1. Propensione al rischio

Un Trader Sportivo ha in generale una elevata propensione al rischio. 

Non sono adatte le persone che hanno un atteggiamento prudenziale rispetto alla gestione finanziaria nello specifico, e alla vita in generale.

Del resto i grandissimi benefici che può offrire il successo in questa tipologia di lavoro sono così elevati proprio perché l’attività di Sport Trader rientra tra le attività finanziarie generalmente ad alto rischio.

Metodo e controllo sono fondamentali, mentre la prudenza e l’ansia sono fattori fortemente limitanti per diventare un trader sportivo.

Questo non è il luogo per cercare certezze, l’unica sicurezza che uno Sport Trader possiede è la consapevolezza del proprio metodo e delle proprie capacità.

2. Budget e visione finanziaria

Un professionista nell’ambito dello Sport Trading è dotato di un budget predefinito, così come avviene in qualsiasi attività finanziaria legata al mondo degli investimenti, e così come dovrebbe essere al momento di iniziare qualsiasi nuova attività.

Il budget deve essere totalmente separato dai movimenti finanziari personali e aziendali. E’ gestito con tecniche di money management ed è rigorosamente indipendente dal fabbisogno finanziario primario del Trader, che teoricamente dovrebbe essere in grado di sostenere senza problemi la perdita totale del budget stanziato. 

Personalmente ho sempre affrontato la questione con una mentalità imprenditoriale: per me predefinire un budget equivale esattamente al versamento del capitale sociale nel momento in cui una nuova società viene fondata. Tale versamento è per definizione “capitale di rischio” e quindi è potenzialmente esposto a rischio perdita.

3. Visione a Lungo Termine

Un professionista ha necessariamente una visione a lungo termine.

Le sue performance, nonché il rendimento del capitale destinato a tale attività (per definizione ‘yield’) sono misurate generalmente nell’arco dell’anno solare, come avviene per il bilancio di ogni attività economica.

Personalmente, investendo nel mercato degli eventi legati al Calcio nei principali campionati europei, utilizzo l’arco temporale su cui solitamente si spalmano tali eventi, con le stagioni sportive che generalmente vanno da metà Agosto a fine Maggio, a cui saltuariamente si aggiungono appuntamenti eccezionali estivi (come Europei o Mondiali) che valuto appunto come eventi eccezionali fuori stagione.

Avere una visione a lungo termine non è antitetica ad una programmazione e misurazione sul breve periodo, anzi tutt’altro. I miei OKR (Objectives and Key Results) annuali sono infatti suddivisi su base mensile e gli stessi, a loro volta, ripartiti su base settimanale.

Ciò non toglie che un professionista debba avere pazienza e visione a lungo termine, anche per gestire i momenti di down che sono inevitabilmente fisiologici.

4. Entrate Diversificate

Il mercato degli eventi sportivi non è l’unico ambito di investimento di uno Sport Trader, anche se ovviamente rappresenta il terreno fondamentale, principale e prioritario.

Come accade per le altre attività finanziarie, diversificare i propri investimenti, e anche il proprio lavoro, assicurandosi diversi tipi di entrate economiche, aiuta a spalmare il rischio finanziario e ad alleggerire l’inevitabile peso psicologico dell’attività.

Il mio primo lavoro fino a qualche anno fa era focalizzato sulle aziende che ho fondato, gestito e contribuito a far crescere; questo lavoro mi è servito anche a costruire un mindset utile nel mondo dello Sport Trading.

Da qualche anno invece i ruoli si sono invertiti: lo Sport Trading è diventato il primo lavoro, mentre le mie aziende, ormai mature, rappresentano la seconda fonte di reddito e di energia dedicata. E la base solida per affrontare gli altri progetti. 

5. Competenza Specifica di Settore

Warren Buffett, uno dei miei punti di riferimento in materia di investimenti, sostiene come principio cardine che si deve investire solo negli ambiti di cui si conoscono le dinamiche.

Credo che questo sia un principio assolutamente fondamentale.

Un professionista, come in questo caso il Trader Sportivo, non è un tuttologo, e non si lascia coinvolgere in qualsiasi tipologia di evento. Al contrario, lui conosce molto bene degli ambiti ben precisi e si muove all’interno degli stessi.

Qual è la competenza specifica di uno Sport Trader? La sua attività consiste essenzialmente nel dare una lettura corretta all’andamento di un evento sportivo, e nell’agire di conseguenza in termini di investimento. Per leggere correttamente un evento sportivo è quindi necessaria una conoscenza approfondita delle dinamiche dell’evento stesso e dello sport in questione.

Ad esempio, personalmente, pur essendo appassionato di tutto il Calcio a livello mondiale, focalizzo i miei investimenti solo sui principali campionati europei (Inghilterra, Italia, Francia, Spagna e Germania), rispetto ai quali possono contare sulle mie competenze specialistiche.

6. Metodo

Non esiste un metodo universale che agevoli il diventare un trader sportivo, né tantomeno una formula magica.

Ma allo stesso tempo non esiste alcun professionista senza un proprio metodo codificato.

Il metodo è soggettivo, individuale, costruito grazie ad anni di sperimentazioni ed errori, spesso costosi, e soggetto a costante ottimizzazione e miglioramento.

Anni fa, quando ho iniziato ad avere la consapevolezza di poter trasformare questa passione in lavoro, ho subito compreso l’esigenza di una metodologia codificata. Rigida, spesso difficile da rispettare e causa di insofferenza, ma indispensabile per creare quella forma di disciplina davvero essenziale per un Trader Sportivo.

Poi nel tempo quel metodo sicuramente troppo rigido (ma funzionale) si è alleggerito e aperto a delle “variazioni sul tema” che ne hanno aumentato le performance. Ma nella fase iniziale è stato essenziale e mi ha aiutato a costruire la mia professionalità e una solida base lavorativa.

7. Resilienza

La Resilienza è definita in psicologia come la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.

Per chi vuole diventare Trader Sportivo la resilienza rappresenta sicuramente un punto di forza, in un mondo che non offre certezze ed espone a fasi difficili determinate dalla varianza o dalle bad run. In questo caso l’esperienza, la visione a lungo termine, la tenacia e la consapevolezza di sé e dei propri mezzi sono fondamentali.

La resilienza si allena, proprio come ogni altra caratteristica psicofisica del proprio corpo.

Come si allena? 

Nel mio caso ho trovato molto utile conoscere teoria e tecnica dei processi mentali che influenzano i processi decisionali, al fine di migliorarli e di renderli sempre più resistenti all’evento o al periodo stressante.

Ma la sola teoria come in tutti i campi non basta, perché il vero allenamento, come nelle prestazioni atletiche, è determinato dalla ripetizione del gesto. Di conseguenza, nel caso dello Sport Trading, è importante imparare a gestire i momenti fisiologici di difficoltà: dopo averli affrontati con lo spirito giusto, e anche superati e vinti, si acquisisce quella consapevolezza delle proprie potenzialità che non può mancare in questo tipo di professione. 

8. Umiltà

Atteggiamento umile, autocritico e aperto al cambiamento come forma di miglioramento: questo è essenziale in un settore in continua evoluzione come lo Sport Trading.

Il termine e la definizione (in inglese) di coachability rendono meglio l’idea:

Coachability is the combination of the mindsets and behaviors for continuously integrating feedback to drive growth and change within ourselves.

In questo mondo i feedback sono dettati dai i dati che devono sempre guidare il professionista al miglioramento attraverso un approccio autocritico e costruttivo.

Come descritto in precedenza costruirsi una propria Metodologia è fondamentale per affrontare con profitto questo tipo di attività. La costruzione di un buon metodo richiede necessariamente la capacità di imparare dagli errori, che a sua volta richiede la capacità di umile autocritica. Nel mio caso non è stato difficile essendo da sempre predisposto all’apprendimento e al cambiamento, intesa come continua possibilità di migliorarmi, sotto tutti i punti di vista.

Socrate affermava “Io so di non sapere” per predisporre se stesso alla totale apertura nei confronti dell’apprendimento, e personalmente ho da sempre fatto mio questo concetto.

9. Supporto esterno

Per chi si cimenta a livello professionale in questa professione credo sia fondamentale avere dei propri punti di riferimento, siano essi amici o familiari.

L’uomo è un’animale sociale e come tale non può vivere in isolamento.

Un Trader Sportivo tende solitamente a condividere poco della propria attività, per tanti motivi: dalla sensibilità dei dati finanziari in questione, fino ad un pregiudizio nei confronti di un settore spesso accostato, a torto, al mondo delle scommesse e del gioco.

Per questo motivo è naturale per un professionista condividere con pochi intimi la quotidianità di un lavoro molto stimolante ma a tratti stressante, e l’appoggio di quei pochi è essenziale.

Per quanto mi riguarda ho avuto la fortuna di beneficiare, sin dai primi esperimenti, dell’appoggio incondizionato della mia compagna, allora fidanzata e adesso moglie, che mi ha sempre sostenuto e mai ostacolato, soprattutto nei momenti difficili.

E se sono qui a scrivere questo blog lo devo in gran parte a parte a lei.

10. Predisposizione alla Mobilità

Se da un lato uno Sport Trader ha l’invidiabile possibilità di vivere ovunque ci sia una connessione internet, dall’altro ha la sfortuna di lavorare in un contesto legislativo e fiscale destrutturato e spesso ostacolato.

Non tutti i paesi infatti consentono al professionista del settore di utilizzare piattaforme professionali (betting exchange / betting brokerage) e soprattutto di regolamentare fiscalmente le sue entrate.

Personalmente è questa la motivazione che ha guidato il mio fortunato trasferimento in Slovenia, un paese moderno, aperto e libero, che mi permette di esercitare questa professione.

Al contrario in Italia avrei dovuto lavorare in un panorama di illegalità: assolutamente demotivante e ingiusta nei confronti di chi ha l’abilità di praticare con profitto questa bellissima attività.

L’inganno del tempo: cambiare prospettiva per abbracciare il successo

L’inganno del tempo: cambiare prospettiva per abbracciare il successo

Ho sempre avuto un problema: la mia eterna fretta.

Nella vita ho inseguito la velocità sempre e comunque. Nel privato e nella professione.

Velocità nel prendere una decisione, nell’acquistare un bene o un servizio, nel prepararmi al mattino. Velocità a tutti i costi.

Qualcosa tuttavia è cambiato, forse a causa delle volte in cui ho preso una decisione corretta, ho cambiato rotta al primo segnale negativo e ho poi scoperto che avevo ragione all’inizio. 

Oppure perché ho passato i 40 e ho capito che il correre veloce ti porterebbe altrettanto velocemente alla destinazione finale, ma chi vuole raggiungere velocemente il punto di arrivo di questo splendido percorso che è la vita?

Imparare dai propri errori e cambiare prospettiva

Ho avuto dei segnali che mi hanno fatto riflettere, ad esempio nel momento in cui spiegavo alla mia mental coach la mia insoddisfazione nel non aver chiuso subito un rapporto di lavoro con un mio manager. Avevo capito fin dal principio che la persona in questione non aveva idee, valori e visioni coerenti con le mie (e quindi con quelle della mia azienda); però ho aspettato oltre il periodo di prova di 4 mesi, e ho chiuso il rapporto dopo ben 14 mesi.

Avevo sempre valutato questa mia esperienza come un evidente errore fino a quando proprio la mia mental coach ha chiuso una nostra sessione con un interrogativo. “E se questo episodio fosse espressione della tua esigenza di dilatare le tempistiche, del patto che hai fatto con te stesso di imparare ad aspettare?”. 

Credo sia proprio andata così e lo vivo quotidianamente in altre situazioni.

A volte mi alzo più tardi, cosa che prima non ero abituato a fare, perché mi sentivo in ritardo con gli impegni giornalieri. 

Un giorno, erano le 8:00, e mentre mi facevo la barba allenavo il mio inglese ascoltando la BBC alla radio fino a quando il giornalista inglese ha esordito con un “Good Morning, it’s 7:00 o’ clock”.

In quel momento ho avuto una sorta di illuminazione: ero in ritardo secondo il mio orario abituale, ma se solo mi fossi pensato a Londra o in un altra città, come spesso mi accade durante l’anno, non sarei stato in ritardo, anzi.

Tutto si sta facendo più chiaro e sta producendo un cambio di visione che credo possa essere determinante per il mio futuro come persona e come professionista.

Il tempo è una convenzione

Il tempo non esiste in natura, un albero non sa che ore sono, un gatto risponde a bisogni fisiologici ma non sa che ore sono.

Siamo noi, esseri umani ritenuti più intelligenti (ma davvero??) a rovinarci la vita con il tempo e soprattutto con l’idea di scarsità del tempo che ci porta a vivere tutto di fretta, ad accelerare qualsiasi processo dato che per definizione di tempo ce n’è poco.

Attenzione hai già 40 anni e devi fare per forza un figlio. Ma chi lo dice che è tardi? Ma chi dice che devo farlo per forza?

In realtà di tempo ne abbiamo quanto ne vogliamo se puntiamo a valorizzarlo, a viverlo anziché ad attendere che passi. Basta sintonizzarsi ognuno sulla propria frequenza piuttosto che vivere sulle frequenze altrui. 

Ultimamente nel mio feed Instagram ho letto una frase che mi ha emozionato: tutti vogliono allungare il tempo, ma bisognerebbe imparare ad allargarlo.

Tra l’altro i recenti studi di fisica quantistica dimostrano abbastanza chiaramente l’esistenza di multi dimensioni spaziali e temporali, dimostrando chiaramente che quanto conosciamo dei concetti di spazio e di tempo sia arbitrario e limitante.

Credo che il rapporto con il tempo sia una delle chiavi per il successo di uno Sport Trader e che imparare a vivere sulla propria personale frequenza sia fondamentale per il proprio successo.

È tutta questione di tempo, ma di tempo individuale perché anche breve termine e lungo termine sono concetti arbitrari se slegati dal flusso della propria energia. 

Alla fine diventa più facile prendere decisioni, più facile attendere l’occasione giusta ed è più facile avere una visione orientata al futuro, con la consapevolezza che di tempo ne abbiamo, sempre e comunque.

Mindset e Sport Trading: quale relazione?

Mindset e Sport Trading: quale relazione?

Avrei potuto abbracciare molte attività diverse dallo Sport Trading. Sulla base dei miei interessi e delle mie competenze.

Avrei potuto essere un buon Manager all’interno di un’azienda di medie dimensioni. Avrei potuto essere (forse) un imprenditore migliore se avessi barattato la mia carriera imprenditoriale con la mia libertà. Avrei potuto essere (forse) un imprenditore diverso se avessi vissuto a New York durante la mia adolescenza.

In altri tempi forse avrei anche potuto fare l’alchimista, perché no? Mi ha sempre affascinato l’idea di combinare diversi ingredienti per creare una formula unica.

Invece ho scelto lo Sport Trading.

Perché proprio una disciplina poco riconosciuta, percepita alla stregua di comune gambler (gioco d’azzardo), assolutamente rischiosa e snervante? Perché proprio lo sport trading?

La passione per il Calcio come motore per il mio lavoro

Inizialmente pensavo fosse la passione per lo Sport e per il Calcio. Senz’altro in parte è stato così, ma è interessante capire se sia stato ‘solo’ così.

Ho già sottolineato che considero fondamentale valorizzare i propri interessi e cercare di coltivarli in ogni modo possibile.

La mia passione per il Calcio è testimoniata dalla quantità sempre crescente di palloni, di tutte le forme e colori, che circolano per casa mia. Tra un palleggio e un altro, questi importanti cimeli minano costantemente l’integrità di vetri, soprammobili e del mio rapporto matrimoniale.

Nel momento in cui scrivo, però, sono trascorsi più di 20 anni da quando ho mosso i primi passi nel mondo del Trading. E già 9 anni dall’inizio del mio percorso professionale, segnato dal trasferimento in Slovenia del 2014.

Mi domando come sia possibile che un interesse rimanga così forte e costante a distanza di tanto tempo. Si, amo il calcio, ma così tanto da scegliere addirittura un percorso professionale per tenerlo vicino?

Credo ci sia più di una semplice, seppur importante passione.

La crescita personale come motore per il lavoro

Mesi fa ho letto un libro molto interessante, Il Buddha e Lo Sfrontato di Vishen Lakhiani. Un testo che ho trovato denso di spunti e significati. Non solo in ambito imprenditoriale, ma anche e soprattutto per lo sviluppo individuale.

Tra i tanti concetti interessanti, uno mi ha colpito particolarmente: “il lavoro è il laboratorio principale per la crescita personale”.

Ecco, credo che il mio intero percorso professionale, e in particolare l’attività legata allo Sport Trading, sia stato e sia tuttora esattamente questo. Un laboratorio in cui quotidianamente potermi mettere alla prova e in cui trovare ogni giorno nuove opportunità per sperimentare e migliorare.

Come Trader, ogni giorno mi confronto con sfide, obiettivi e traguardi che mantengono alto il mio interesse e stimolano il mio impegno. Sia di breve sia di lungo termine.

D’altronde cos’è il successo se non fare quello che ti piace e che ti permette di crescere continuamente? 

Mindset e Sport Trading sono legati a doppio filo

Ritengo che lo Sport Trading sia un’attività in cui il successo è legato più allo sviluppo di un Mindset che ad una strategia. Direi in un rapporto di 80% per il Mindset e la crescita personale, e di 20% per la strategia.

Proprio per questo motivo sottolineo sempre la centralità della dimensione psicologica per lo sviluppo della professionalità del Trader.

Einstein sosteneva: “Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è altra via. Questa non è Filosofia, è Fisica.”

Sia chiaro, non credo assolutamente che basti solo questo: per essere un ottimo Sport Trader sono tanti gli ambiti legati al Mindset e alla Psicologia sui quali è necessario lavorare.

Ma sottolineo che lavorare in questo settore mi ha permesso di studiare, sperimentare e concretizzare tanti insegnamenti affini alla teorizzazione di Einstein.

Inoltre, senz’altro lo sviluppo di un buon Mindset non basterà a chi vuole oggi cominciare da zero, nel senso che sarà una base di partenza e non di arrivo. Non da solo, almeno.

Al contrario, sarà senz’altro determinante per chi è già professionista e vuole incrementare il suo livello di performance.

Per me lo Sport Trading è stato infatti un’opportunità di lavoro, ma anche una chiave di accesso per conoscere un mondo fantastico legato alla crescita delle proprie facoltà psicologiche e personali.

Altri settori, fortemente legati all’azione e all’operatività non mi avrebbero permesso di sperimentare.